Sull’esito della valutazione delle domande di finanziamento dei PRIN 2015

Alla Segreteria del MIUR
Al Capo Dipartimento, prof. Marco Mancini
Al Presidente Crui, prof. Gaetano Manfredi
In relazione all’esito della valutazione delle domande di finanziamento
dei PRIN 2015, la Commissione Scientifica dell’UMI rileva quanto segue:
A) I 90 ML di Euro stanziati per questa tornata, la prima dopo molti anni
di assenza di finanziamenti alla ricerca universitaria, erano davvero
pochissimi.  Come purtroppo c’era da attendersi, questo ha portato al
mancato finanziamento di progetti ottimi e al sottofinanziamento dei
progetti eccellenti. Per quanto riguarda in particolare la Matematica, una
delle conseguenze è stato il sorprendente mancato finanziamento di intere
aree scientifiche che sono assai attive e vitali nel nostro paese.
Lo scarso finanziamento per la ricerca universitaria, in particolare per
quella di base, ormai ampiamente acclarato e ben documentato sulla base di
dati incontrovertibili, ha creato una situazione insopportabile che
impedisce agli scienziati che operano nel nostro paese di  svolgere
un’attività di ricerca competitiva con i paesi leader della ricerca
europea e mondiale con cui ci raffrontiamo e siamo in rapporti. Tali paesi
infatti danno una ben diverso e decisamente più sostanzioso appoggio al
loro sistema universitario e della ricerca.
B) E’ dunque necessario incrementare nettamente e subito il finanziamento
per la ricerca, e innanzitutto dare regolarità e certezza ai finanziamenti
per la ricerca. Chiediamo quindi con forza l’immediato bando di un nuovo
PRIN, con un sostanzioso apporto di fondi.
Chiediamo altresì la messa in campo di ulteriori finanziamenti
straordinari da parte del MIUR anche a complemento del presente, assai
insufficiente, PRIN.
Chiediamo ancora, al riguardo, che i consigli di amministrazione degli
atenei tengano ben presente quanto sopra nella ripartizione delle quote
premiali.
C) Il settore matematico risulta aver ottenuto un finanziamento inferiore
al 3% del totale. Trattandosi di un settore culturalmente e
scientificamente strategico per lo sviluppo del paese, si chiede che la
quota di finanziamento assegnata alla matematica cresca sensibilmente. Si
fa presente a tal proposito, ancora una volta, che  la matematica, e la
ricerca di base in generale, hanno accesso a taluni fondi europei, come a
fondi tipo PON e POR in misura assai inferiore della ricerca applicata.
Quindi il MIUR dovrebbe prestare a queste aree scientifiche di base
maggiore attenzione, pena una loro grave messa in crisi.
D) Occorre che tutto il meccanismo della valutazione dei progetti sia
estremamente trasparente. La trasparenza deve riguardare ogni passaggio,
dalla nomina dei Garanti, a quella dei Panel, alle metodologie e tecniche
di valutazione e di finanziamento adottate, alla completezza delle
informazioni finali fornite, ossia: percentuali di progetti approvati su
quelli presentati, per settori e sottosettori, percentuali di
finanziamento assegnati ai settori e sottosettori, numeri di referee
coinvolti per settori e sottosettori, quanti italiani, quanti stranieri,
ecc.
Distinti saluti
Prof. Ciro Ciliberto
Presidente UMI

Lettera aperta a Raffaele Cantone

Egregio Dottor Cantone,
il mio nome è Ciro Ciliberto, sono professore ordinario di Geometria presso l’Università di Roma Tor Vergata e presidente dell’Unione Matematica Italiana, l’associazione scientifica che raccoglie la gran parte dei matematici di professione in Italia. Le scrivo perché, egregio Dottore, di sicuro qualcuno che non le vuole bene e vuol farla passare per quel che non è, le ha fatto un brutto scherzo attribuendole le dichiarazioni che avrebbe fatto il 23 Settembre 2016, a Firenze, riportate, con gran clamore, da vari organi televisivi di stampa.
Lei avrebbe affermato ”Siamo subissati di segnalazioni su questioni universitarie, soprattutto segnalazioni sui concorsi”. E questo può essere vero, chiunque può segnalare quel che vuole e ”segnalare” non vuol dire un bel nulla, forse ”denunciare” vorrebbe dire qualcosa in più. Il grave è che le viene attribuita la deduzione che, da queste non meglio precisate ”segnalazioni”,  ne derivi che la corruzione dilaghi nelle università del nostro paese, al punto che, secondo lei, ci sarebbe ”un grande collegamento, enorme, tra fuga di cervelli e corruzione”. Dunque, la fuga dei cervelli sarebbe in gran parte motivata non dalla drammatica e ampiamente documentata carenza di fondi e investimenti per la ricerca che determina un enorme calo di competitività e attrattività del nostro sistema universitario, con conseguente mancanza di opportunità di lavoro decoroso per i nostri giovani più brillanti, ma semplicemente dalla casta baronale corrotta e inefficiente. Ora io non posso credere che un brillante e competente magistrato come lei, un uomo di legge, possa aver, sulla base di imprecisate ”segnalazioni”, sparato nel mucchio.
Le faccio ancora presente che, le dichiarazioni che le vengono attribuite sono ridicolmente contraddittorie. La fuga dei cervelli è purtroppo una piaga che perseguita da anni il nostro sistema universitario e della ricerca. In alcuni settori, quelli culturalmente forse più avanzati, ma meno immediatamente spendibili a fini commerciali, come la matematica, siamo arrivati a situazioni davvero drammatiche: come denunciato da noi per primi, perdiamo le nostre menti più brillanti che sciamano all’estero ormai anche prima di aver concluso gli studi universitari, attratti da prospettive di lavoro ben più attraenti che attendere le magre elargizioni del governo di turno. Tuttavia il nostro ”corrotto” sistema universitario, questi giovani brillanti li produce, e sono bravi e tanto competitivi da trovare posto nelle migliori istituzioni di ricerca straniere. Questo vuol dire che, nonostante il vero e proprio accanimento dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi circa dieci anni, nel tagliare fondi alla ricerca, il sistema incredibilmente funziona ancora, evidentemente grazie alla competenza e qualità dei docenti. I bravi ricercatori non nascono sotto i cavoli, qualcuno deve aver loro insegnato qualcosa! O no?
Leggo ancora ”non concordo che le università italiane sono baracconi burocratici; ma all’estero tutti credono che lo siano, e sappiamo bene quanto conti non solo il fatto di essere ma anche di apparire. E questo apparire costituisce un danno enorme per il nostro Paese”. Rilevo con piacere che, secondo quel che le viene attribuito, lei non crede che  ”le università italiane sono baracconi burocratici”.  Ma, mi chiedo, in quale ”estero tutti credono che lo siano”? Chi ha rilasciato queste dichiarazioni dovrebbe essere più preciso e dirci da chi, all’estero, ha avuto queste testimonianze. Certo, io non posso testimoniare per tutto l’ambiente universitario italiano, e non intendo erigermi a difensore di caste, ma posso assicurarle che per quanto concerne la matematica, l’Italia ha una grande tradizione scientifica che viene mantenuta oggi molto alta ed occupa un posto di grande prestigio internazionale. Tantissimi docenti e ricercatori italiani vengono settimanalmente invitati a parlare nei maggiori convegni internazionali delle loro ricerche, che sono tenute nel massimo conto, abbiamo scambi culturali e collaborazioni scientifiche con i ricercatori delle più prestigiose università, ecc. Quel che risulta a me, e che ormai è chiaro ai colleghi stranieri più attenti alle nostre cose, è che la situazione della ricerca in Italia è al limite della sostenibilità per le difficoltà economiche cui ho fatto cenno ed anche per le normative che alcuni politici hanno voluto appiopparci, che anche le dichiarazioni a lei attribuite sembrano giudicare viscose, paralizzanti e talvolta umilianti.
Leggo infine che lei avrebbe annunciato per l’Università ”linee guida ad hoc, che non vogliono burocratizzare, ma provare a consentire l’esercizio della discrezionalità in una logica in cui la discrezionalità però non diventi arbitrio”, regole che servano a dar conto ”a tutti i cittadini, perché l’università è il nostro futuro”. Che l’università, la scuola, la cultura, siano il nostro futuro sono in molti ad affermarlo. Peccato che nessuno ne tragga l’unica conclusione sensata, e cioè che occorre investire meglio, e soprattutto molto di più di quanto non si faccia ora, investire quanto investono i paesi con cui vogliamo confrontarci e relazionarci. Invece tutti sono sempre pronti a stabilire nuove regole, nuove ”linee guida”, tutti affermano di non voler ”burocratizzare”, ma è chiaro che più regole ci sono, più sono i vincoli o le ripetizioni e le farragini, e la semplificazione, che tutti affermano di volere, va a farsi benedire. E mi chiedo infine, ma le regole, le leggi, non ci sono già? E di nuove, non è il Parlamento preposto a farle e non i giudici? I giudici non dovrebbero applicare le leggi? In Italia, è già, senza bisogno di introdurre nuove regole e leggi, vietato truccare concorsi, vietato corrompere ed essere corrotti, no? e allora, caro Dottore, abbiamo fiducia in lei, specie se piuttosto che parlare si mette al lavoro, si rimbocca le maniche, e persegue a norma di legge i corrotti. In tal caso, può starne certo, saremo in tantissimi ad applaudirla.
Ultima cosa, mi permetto un amichevole consiglio. Se le sue dichiarazioni sono state manipolate, distorte o contraffatte, per favore, le corregga, le precisi o addirittura le smentisca. Se invece, per caso, le avesse davvero rilasciate, per cortesia, le ritratti e si scusi con i tanti, la stragrande maggioranza che all’università lavorano con serietà e abnegazione e meritano, come tutti quelli che fanno bene il loro lavoro, il rispetto suo, della stampa e dei cittadini tutti.
Distinti saluti,
Ciro Ciliberto
Presidente dell’Unione Matematica Italiana
Professore Ordinario di Geometria
Università di Roma Tor Vergata

Premio Franco Tricerri – Bando

L’U.M.I. assegna nel 2017 il dodicesimo Premio Tricerri in ricordo di Franco Tricerri, professore di Geometria del Dipartimento di Matematica “U. Dini” di Firenze, tragicamente scomparso nel giugno 1994.
Il concorso è aperto ai laureati, da non più di tre anni, in Matematica o in Fisica con tesi di argomento attinente la Geometria Differenziale.
Il premio sarà consegnato in occasione dell’Assemblea dei Soci dell’UMI nel maggio 2017. L’entità del Premio è di 1.000,00 euro.
Il regolamento del concorso è pubblicato in forma integrale sul Notiziario dell’U.M.I. (gennaio/febbraio 1995).
La scadenza per la presentazione delle domande è il

28 febbraio 2017

Coloro che intendono partecipare al concorso devono inviare:

    1. a) certificato di laurea
    1. b) copia della tesi di laurea
    1. c) eventuali altri titoli

La documentazione va inviata al Presidente dell’Unione Matematica Italiana in forma elettronica all’indirizzo dipmat.umi@unibo.it
Per informazioni rivolgersi: Segreteria U.M.I. – Dipartimento di Matematica – Piazza di Porta San Donato 5 – 40126 BOLOGNA – tel. 051/243190, fax 051-4214169.

GIORNATA SULLE BIBLIOTECHE DI MATEMATICA

GIORNATA SULLE BIBLIOTECHE DI MATEMATICA
Roma, 23 settembre 2016
Aula Picone, Dipartimento di Matematica
Sapienza Università di Roma

Mattina
10:00-10:40 Contrattazione centralizzata CRUI-CARE e iniziative della CRUI,
Alberto Franco Pozzolo (Università degli studi del Molise, coordinatore del Gruppo CARE-CRUI)
10:40-11:20 NILDE e nuovi servizi,
Adriana Magarotto (Direttrice del Sistema Bibliotecario della Sapienza Università di Roma)
Elisabetta Tamburini (Responsabile della Biblioteca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Sapienza Università di Roma)
11:40-12:00 I risultati dell’Indagine fra gli utenti delle biblioteche di matematica

  • docenti (a cura di Dario Benedetto, Sapienza Università di Roma)
  • studenti (a cura di Federica Cerquetani/Maria Rosaria del Ciello, biblioteca di Matematica Sapienza Università di Roma)

12:00-12:30 Discussione sul ruolo delle biblioteche di matematica.
coordina Enrico Rogora (Sapienza Università di Roma)
Pomeriggio
14:00-14:40 Towards a world digital library: the Numdam and EuDML experiences.
Thierry Bouche (direttore della Cellule MathDoc, chair of the EuDML intiative, membro del Committee on Electronic Information and Communication dell’IMU)
14:40-15:20 Il progetto SHARE
Roberto Delle Donne (Università degli Studi di Napoli Federico II, presidente del Centro di Ateneo per le Biblioteche di Napoli, coordinatore del gruppo per l’Open Access della CRUI)
15:20-15:50 Indagine sulle biblioteche di matematica:
Un quadro della riduzione delle risorse e degli abbonamenti negli ultimi anni
Vittorio Coti Zelati, (Università degli Studi di Napoli) e Adele Piccolomo (Direttrice della biblioteca di Matematica, Sapienza Università di Roma)
16:00-17:00 Tavola rotonda: Che fare
coordina Emanuele Caglioti (direttore Dipartimento di Matematica, Sapienza Università di Roma)