Ricordo di Enrico Giusti
Il 26 marzo 2024 si è spento a Firenze Enrico Giusti, socio UMI dal 1967 e membro della Commissione Scientifica dal 1985 al 2003.
Nato a Priverno nel 1940, si laureò in Fisica a Roma nel 1963 e si trasferì successivamente a Pisa, dove spostò i suoi interessi verso la matematica, lavorando prima con Sergio Campanato e poi con Ennio De Giorgi ed Enrico Bombieri. Svolse attività di ricerca a Berkeley, Stanford, Princeton e Canberra; divenuto ordinario di analisi nel 1971, insegnò a L’Aquila, a Trento e a Pisa. Nel 1980 ottenne la cattedra a Firenze, dove rimase fino al pensionamento tenendo insegnamenti di analisi e di storia della matematica.
Diede contributi di enorme rilievo al problema delle superfici minime, dimostrando l’esistenza di una superficie minima con un punto singolare in dimensione otto: un risultato che poi permise lo studio degli insiemi singolari di una superficie minima. Le sue ricerche condussero a molti risultati originali e innovativi, di cui è difficile dar conto in maniera esauriente: ci limitiamo a ricordare i risultati, ottenuti in collaborazione con Mariano Giaquinta, nella teoria della regolarità per le soluzioni di equazioni e sistemi a derivate parziali e i minimi di funzionali del Calcolo delle Variazioni, che hanno occupato un posto di rilevo nella matematica del ventesimo secolo. I teoremi e le tecniche utilizzate hanno aperto la strada allo sviluppo di molte questioni aperte di regolarità e in alcuni casi alla loro generalizzazione. Di particolare importanza, la generalizzazione del famoso teorema di regolarità Holderiana ottenuto da De Giorgi, per le equazioni ellittiche del secondo ordine al caso di funzionali non differenziabili del Calcolo delle Variazioni. Per le sue ricerche in analisi vinse nel 1978 il premio Caccioppoli dell’UMI e nel 1999 la medaglia dei XL per la matematica dell’Accademia nazionale delle Scienze. La sua produzione scientifica è molto ampia e alcune sue monografie, in particolare Minimal surfaces and functions of bounded variation (1977), Equazioni ellittiche del secondo ordine (1978), Metodi diretti del Calcolo delle Variazioni (1994) e Direct methods in the calculus of variations (2003) rimangono autentici testi di riferimento per le ricerche nel Calcolo delle Variazioni. Sui suoi manuali di Analisi Matematica, caratterizzati da rigore e chiarezza espositiva e arricchiti da note storiche, si sono formati intere generazioni di studenti e sono tuttora utilizzati in molti insegnamenti universitari.
A partire dalla fine degli anni Settanta cominciò a lavorare attivamente nell’ambito della storia delle matematiche. Il primo frutto delle sue ricerche fu il saggio Bonaventura Cavalieri and the Theory of Indivisibles, pubblicato nel 1980 a cura dell’UMI assieme alla ristampa anastatica delle Exercitationes Geometricae Sex. Questo lavoro influenzò profondamente i metodi della ricerca storico-matematica in Italia, orientandoli verso una rigorosa analisi storica, filologica e matematica delle fonti e segnando così il definitivo superamento degli approcci precursoristi o meramente celebrativi. Per dar voce alla nascente comunità di studiosi che condivideva questa concezione della ricerca, nello stesso anno fondò assieme a Luigi Pepe il Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche, che diresse fino al 2022 e che ben presto sotto la sua direzione diventò una rivista di respiro internazionale. La centralità delle fonti, sempre presente nella sua riflessione critica, fu poi il tema del convegno internazionale Edizioni critiche e storia della matematica, organizzato con Pepe nel 1986. La produzione scientifica degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta riguardò soprattutto il Rinascimento e la prima età moderna e toccò temi quali gli aspetti matematici della cinematica di Galileo, la teoria delle proporzioni nella scuola galileiana, l’origine e lo sviluppo del calcolo infinitesimale, la geometria cartesiana e i suoi rapporti con l’algebra, per citare solo i più importanti. Nel corso degli anni Novanta gli interessi si rivolsero alla cinematica medievale e alla matematica abachistica: in particolare, pubblicò importanti saggi su Piero della Francesca e l’algebra quattrocentesca e nel 1994 organizzò con Carlo Maccagni un convegno internazionale e una mostra dedicate a Luca Pacioli, in occasione del cinquecentenario della pubblicazione della Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità. A partire dagli anni Duemila si intensificarono gli studi su Leonardo Pisano: per gli ottocento anni del Liber abbaci nel 2002 organizzò un convegno internazionale e la mostra Un ponte sul Mediterraneo. Leonardo Pisano, la scienza araba e la rinascita della matematica in Occidente (in collaborazione con Raffaella Petti). Nel 2020 tali studi furono coronati dalla pubblicazione della prima edizione critica del monumentale Liber abbaci, realizzata in collaborazione con Paolo d’Alessandro. Sempre con d’Alessandro aveva intrapreso e ormai completato anche l’edizione critica della Practica geometriae, del Liber quadratorum e del Flos di Leonardo Pisano, che verrà pubblicata nei prossimi mesi.
Al suo interesse per la storia delle matematiche si affiancò, a partire dagli anni Novanta, quello per la divulgazione scientifica. Nel 1992 ideò e realizzò assieme a Franco Conti la mostra Oltre il compasso: la geometria delle curve, che venne allestita in numerose città, in Italia e all’estero, ed ebbe più di 500.000 visitatori. Da quella fortunata esperienza nacque l’idea di fondare il “Giardino di Archimede – Un museo per la Matematica”, il primo museo italiano dedicato interamente alla matematica, le cui esposizioni permanenti, mostre temporanee (e itineranti) e laboratori sono stati frequentati da studenti di ogni livello scolare e da appassionati di tutte le età. La sua attività di divulgazione della matematica e di promozione dell’uso della storia nel suo insegnamento è testimoniata anche dalla realizzazione della Festa della matematica, svolta a Firenze dal 2012 al 2019 e dall’organizzazione di varie edizioni del workshop per docenti La storia della matematica in classe: dalle materne alle superiori. Nel 2000 fu tra i fondatori della Società Italiana di Storia delle Matematiche (SISM) e fu membro del Consiglio Scientifico per vari mandati. Nell’ambito della divulgazione le sue pubblicazioni spaziano dalla realizzazione dei cataloghi delle mostre, sempre arricchiti da saggi originali, alla scrittura di libri matematici per bambini fino alla pubblicazione di scritti acuti come Ipotesi sulla natura degli oggetti matematici (1999) o di volumi divulgativi come La matematica in cucina (2004), di cui è stata fatta anche una riduzione teatrale più volte replicata. La sua intensa attività per la diffusione della matematica è stata riconosciuta da molti premi tra cui il premio “Pianeta Galileo”, conferito nel 2018 “per i suoi grandi meriti di matematico e divulgatore scientifico”.
La comunità scientifica perde uno studioso eccezionalmente poliedrico: matematico di fama internazionale, profondo storico delle matematiche e brillante divulgatore.
I colleghi e le colleghe del Dipartimento di Matematica e Informatica di Firenze
I colleghi e le colleghe del Dipartimento di Matematica e Informatica di Firenze
Premio Archimede: i vincitori
/in Bandi, Notizie, Premi UMIA partire dai requisiti del bando la commissione ha stabilito i seguenti criteri generali di valutazione: a) attinenza al tema del bando; b) qualità generale del prodotto in riferimento alla specifica tipologia, in considerazione della pertinenza, originalità e qualità dei riferimenti matematici sviluppati; c) qualità e impegno del lavoro svolto da studentesse e studenti come […]
Risultati delle elezioni per il rinnovo degli organi direttivi dell’UMI nel triennio 2024-2027
/in Notizie, UMIIl 25 Maggio 2024 durante l’assemblea annuale dei soci UMI si è tenuto lo spoglio delle schede elettorali per il prossimo Ufficio di Presidenza e la prossima Commissione Scientifica che si insedieranno dal 1 Giugno 2024. Sono risultate 1457 (millequattrocentocinquantasette) schede elettroniche tutte di soci in regola con le quote sociali 2024. Schede non valide […]