La risposta di Guido Silvestri al Comunicato UMI su modelli matematici e COVID

Il professor Guido Silvestri ha risposto su MaddMaths! al comunicato dell’UMI su Modelli matematici e Covid, pubblicato mercoledì 10 giugno 2020, precisando di non aver mai detto quanto attribuitogli da vari siti e giornali, tra cui La Stampa. Rimandiamo a questo link per una ricostruzione della vicenda.

Modelli matematici e Covid: comunicato dell’Unione Matematica Italiana

Il professor Guido Silvestri ha risposto su MaddMaths! al comunicato sottostante, precisando di non aver mai detto quanto attribuitogli da vari siti e giornali, tra cui La Stampa. Rimandiamo a questo link per una ricostruzione della vicenda.

Contrariamente a quanto riportato in un articolo de La Stampa dell’8 giugno, i modelli matematici non hanno fallito sul Covid. Basti pensare che già il 17 gennaio scorso il report dell’Imperial College avvertiva, sulla base di modelli matematici, che la situazione a Wuhan era preoccupante e che si stimava che i casi fossero già 1700 contro i 41 ufficiali. 

L’articolo a cui facciamo riferimento riporta una dichiarazione del virologo Guido Silvestri che invita a prendere atto del fallimento dei modelli matematici, in quanto i dati mostrerebbero come i modelli siano stati  “inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia”. Di conseguenza, bisognerebbe fare in modo che tali modelli non siano più usati in futuro per prendere decisioni politiche.

Per sostenere la sua tesi, Silvestri si riferisce in particolare ad alcuni modelli matematici sugli effetti della fase 2, come presentati in un rapporto di valutazione dei rischi di diffusione epidemica fatto circolare sui giornali poco prima del 4 maggio: “Avevano paventato 151mila malati in terapia intensiva all’inizio di giugno. Invece sono 286. E dopo 20 giorni dalle aperture di maggio, non c’è alcun segno di un ritorno della pandemia”.

Riguardo a tale previsione, si tratta in realtà solo di uno dei 49 scenari analizzati nello studio, e precisamente di quello peggiore possibile, corrispondente alla situazione in cui si fossero  riaperte tutte le attività contemporaneamente, per esempio senza l’uso di mascherine e distanziamento sociale, tornando di fatto alla situazione pre-Covid. In molti degli altri 48 possibili scenari il numero riproduttivo era minore di 1 (e quindi con contenimento dell’epidemia); questi scenari hanno sicuramente aiutato il governo a modulare i tempi e le modalità delle riaperture. I modelli epidemiologici sono fatti così: non si limitano a prevedere un possibile futuro, ma esaminano i vari casi possibili in conseguenza di certe scelte. Così facendo influenzano in maniera anche drastica le decisioni delle autorità e il comportamento dei cittadini, ed è inevitabile, e anche auspicabile, che l’andamento effettivo si scosti di conseguenza dalle previsioni. Il punto che spesso non viene perfettamente capito è che quando entrano in gioco delle crescite esponenziali, anche un piccolo cambiamento può portare a esiti drammaticamente diversi.

A metà marzo uno studio dell’Imperial College aveva previsto che, senza mettere in atto strategie di mitigazione, il numero di morti da COVID-19 nel Regno Unito sarebbe stato intorno ai 500.000. Anche a seguito di tale rapporto, il governo britannico ha messo in atto una strategia abbastanza stretta di `lock-down’ e i morti, nonostante queste misure, sono già oltre 40.000 secondo i dati ufficiali. Non crediamo che si possa dire che ciò sia stato un fallimento del modello, visto che lo studio ha provocato la messa in atto di misure di contenimento. Non sapremo mai con certezza cosa sarebbe successo se queste non fossero state attuate, ma questo, ben lungi da costituire una prova del fallimento del modello, ne evidenzia anzi l’efficacia. 

Tornando al rapporto sugli effetti della fase 2, certamente nei modelli usati era presente una componente di incertezza, come riconosciuto nel rapporto stesso, e non si consideravano vari aspetti potenzialmente importanti. D’altra parte, un modello ha sempre un margine di errore che deriva in primo luogo proprio dall’incertezza dei dati e anche da una parziale ignoranza delle caratteristiche del virus. Per esempio, Silvestri menziona la componente stagionale: effettivamente indicazioni statistiche suggeriscono come la trasmissione possa essere minore quando le temperature si alzano (ma l’esempio del Brasile suggerisce che il caldo non sia da solo sufficiente a bloccare l’epidemia). A fine aprile l’evidenza in questo senso era minima, mentre adesso potrebbe essere possibile inserire tale fattore nei modelli, anche se i dati sono ancora insufficienti per fornirci una conclusione netta.

In assenza di evidenza scientifica, è ragionevole, oltre che prudente, fare ipotesi conservative.  Per esempio a  febbraio, non esisteva alcun dato sull’infezione nei bambini e ci sono ancora oggi moltissime incognite sul loro ruolo nella trasmissione. Alcuni studi suggeriscono che i bambini si infettino e trasmettano tanto quanto gli adulti, ma abbiano un decorso clinico molto più favorevole, mentre altri suggeriscono che i bambini possano essere meno suscettibili all’infezione. In assenza di informazioni, i modelli sviluppati a febbraio hanno assunto che i bambini trasmettessero tanto quanto gli adulti. La chiusura delle scuole è stata allora, anche a livello intuitivo, una strategia in grado di abbassare il numero di contatti e quindi la trasmissione. 

Un’altra forte incertezza nei modelli riguarda l’effetto dei dispositivi di protezione individuale: il rapporto ipotizzava che l’uso delle mascherine potesse fare scendere la trasmissibilità del virus fra il 15 e il 25%; adesso cominciano a esserci studi che quantificano l’effetto meccanico delle mascherine, ma naturalmente l’effetto complessivo dipende da quanto e come la popolazione le usa, così come da altri meccanismi di riduzione dei contatti. Questi sono comportamenti che ci sembra importante incentivare, anziché renderli irrilevanti dicendo che il contagio batte in ritirata. L’analisi degli ultimi dati mostra una situazione sotto controllo, ma non ancora completamente tranquillizzante.

Silvestri conclude augurandosi che nel prossimo futuro non si usino più i modelli matematici per prendere decisioni. Se è indubbio che le scelte finali debbano essere fatte dalla politica, bisogna però capire su quale strumento basarsi per fare meno errori. Un modello matematico non è una sfera di cristallo. È uno strumento che permette di calcolare in modo obiettivo le conseguenze di quello che ci è noto sulla trasmissione del virus; sicuramente c’è un forte margine di incertezza legato alla stima dei dati reali e a tutto quello che non conosciamo, ma i modelli, a saperli leggere, forniscono anche stime su quale possa essere il proprio margine di errore. E sicuramente tutti i modelli, per definizione, possono essere migliorati. Tuttavia rinunciare al loro uso per affidarsi totalmente alle sensazioni degli esperti (spesso in contraddizione tra loro, fra l’altro) o magari ad aruspici non ci sembra sia proprio una grande idea. 

Contatti

Andrea Pugliese, Univ. Trento,

esperto di modelli matematici delle epidemie

Piermarco Cannarsa, Univ. Tor Vergata,  

presidente UMI

Roberto Natalini, CNR,

responsabile comunicazione UMI

Assemblea generale dell’ICMI

L’Assemblea generale dell’ICMI (International Commission on Mathematical Instruction) si riunirà il 13 e il 14 luglio 2020 per eleggere il nuovo Comitato esecutivo. Ulteriori informazioni sono state inviate ai rappresentanti nazionali che sono elencati alla seguente pagina web: https://www.mathunion.org/icmi/organisation/our-members/icmi-representatives (per l’Italia è Pietro Di Martino, presidente della CIIM).

La commissione presieduta da Michèle Artigue ha presentato questa proposta per le elezioni del 13 e del 14 luglio.

Assemblea dei Soci UMI

Come già anticipato in precedenza, l’assemblea dei Soci prevista per il 29 maggio 2020 è rinviata. In seguito alla proroga dei termini di legge per l’approvazione del bilancio, l’assemblea è convocata venerdì 2 ottobre 2020, anche nella speranza di poterla fare in presenza. Qualora ciò non sia possibile, sarà invece convocata in modalità telematica dando ai soci le istruzioni necessarie per il collegamento.

UMI e Protezione Civile

In questo periodo di difficoltà e complicazioni derivanti dall’emergenza sanitaria, ecco un segnale tangibile di solidarietà. Il vincitore del Premio F. Enriques 2019 ha deciso di devolvere il suo premio in denaro alla Protezione Civile a cui, in aggiunta, l’Unione Matematica Italiana ha fatto una donazione di 3.000 euro.

Aggiornamenti UMI durante l’emergenza COVID-19

  • Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, la Segreteria e l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Matematica Italiana hanno continuato a svolgere il loro lavoro, vigili e pronti a rispondere alle eventuali richieste della comunità.
  • Durante l’emergenza di questo periodo, le pubblicazioni dell’Unione Matematica Italiana saranno inviate preferibilmente in modalità telematica.
  • Si ricorda che è aperto il bando per l’istituzione dei Gruppi UMI; la scadenza è il 30 aprile 2020.  Chi intende iscriversi all’UMI per essere socio proponente in uno dei Gruppi UMI può farlo fino al 30 aprile 2020.
  • L’Assemblea dei Soci UMI, in calendario per il 29 maggio 2020, cade in un periodo nel quale probabilmente saremo ancora in emergenza sanitaria. In tale eventualità, essa sarà rimandata a data da destinarsi o sarà tenuta in modalità telematica.

Partecipazione ai Gruppi UMI

Entro il 30 aprile 2020 si può presentare domanda per istituire un gruppo UMI!

Si ricorda che la Commissione Scientifica si riserva la facoltà di accogliere anche più di tre proposte, compatibilmente con l’art. 1 del Regolamento e la sostenibilità gestionale da parte dell’UMI.

Pur essendoci la possibilità di partecipare a più gruppi, nel complesso contiamo di non avere soci in più di due domande.

Romanian Master of Mathematics – 2020

Anno 2020: dal 26 febbraio al 2 marzo è previsto il Romanian Master of Mathematics, come ogni anno a Bucarest, in Romania. Gennaio 2020: l’Italia ha selezionato una squadra di quattro concorrenti che partecipino alla gara. Quando mancano pochi giorni alla partenza, la Romania istituisce la quarantena in ingresso per i viaggiatori provenienti da alcune regioni italiane: Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, a causa della diffusione della COVID-19.

Ecco quindi un problema 0 da risolvere prima ancora di poter vedere i sei della gara: tre dei quattro concorrenti (e uno dei due accompagnatori) risiedono infatti in quelle regioni. Di volare a Bucarest non se ne parla. Ma si potrà salvare la gara, per i concorrenti italiani?

I quattro, Massimiliano Foschi, Giovanni Mecenero, Romeo Passaro e Matteo Poletto, vengono dirottati su Pisa e prendono parte alla gara in remoto, con una lunga diretta streaming su YouTube (non troppo eccitante, a dire il vero, per gli spettatori) in modo che la giuria romena possa controllare che non ci siano “aiutini”. L’Italia non è comunque la sola nazione costretta dalle circostanze a partecipare da remoto: la stessa sorte capita alla squadra cinese e a quelle sudcoreana, iraniana ed israeliana. Questa soluzione, con una classifica separata per i concorrenti da remoto, è stata possibile grazie alla gentilezza e alla disponibilità degli organizzatori romeni.

I risultati per i nostri concorrenti sono buoni: Romeo e Matteo conquistano due medaglie “virtuali” d’argento, con 25 e 24 punti rispettivamente dei 42 in palio, mentre Massimiliano e Giovanni ottengono con 20 punti una medaglia “virtuale” di bronzo ciascuno. A Bucarest vince Jelena Ivancic, già prima classificata alle EGMO 2018 a Firenze e alle EGMO 2019 a Kiev, nonché settima classificata alle scorse IMO.

Book Prize of the Unione Matematica Italiana

 

BOOK PRIZE

1. The Unione Matematica Italiana (UMI) has established a Prize, sponsored by Springer-Verlag, of (gross) € 4000, to honour an excellent, original monograph in any field of mathematics.

2. The third edition of the Prize will be awarded during the annual UMI meeting, which will take place in Bologna, May 2020.

3. The Prize is awarded by the Prize Committee. The Prize Committee members are the President of UMI, who will chair the Committee, and four more mathematicians nominated by the Scientific Committee of UMI, two at least of them chosen among the members of the Editorial Board of the Springer Series UMI Lecture Notes in Mathematics (UMI LNiM).

4. The Prize is for an excellent, original mathematical monograph, which presents the latest developments in an active research area of Mathematics in which the author(s) made important contributions in recent years. The monograph must be original, unpublished, not subject to any copyright restrictions, written in English, and of at least 100 and at most 300 pages. In exceptional cases, manuscripts in languages other than English may be considered.

5. The Prize Committee will select the work to which the prize will be awarded and write the relative motivation. If no suitable candidates apply, the Committee can decide not to attribute the Prize.

6. The Prize Committee will submit, on behalf of the author(s), the prize-winning monograph to the UMI LNiM. If accepted by the Editorial Board, the manuscript will be published in the series, subject to the usual regulations concerning copyright and author’s rights. The author(s) will sign a standard publishing agreement with Springer. Other submitted monographs, if short-listed by the Committee, may also be published, with the same procedure, in the same Series.

7. The applications and nomination letters must be sent to the UMI office (Piazza di Porta San Donato 5, I-40126 Bologna), andreceived not later than December 31, 2019.

8. Applications and nominations must contain:

– a CV of the authors(s) of the submitted monograph;

– a description of the monograph, stressing its original and innovative aspects (no more than 10 pages);

– a hard copy of the monograph;

– a pdf file of the manuscript must also be sent, within the above terms, to the email address: Unione Matematica Italiana <dipmat.umi@unibo.it>);

– the names of at least three experts who may be contacted as possible referees;

– a statement of acceptance of the conditions in no. 6.

Submitted monographs should be preferably typeset in TeX.

 

Premio Baldassarri – bando 2019

 

Per onorare la memoria di Mario Baldassarri i figli Anna e Francesco Baldassarri e l’Unione Matematica Italiana (UMI), promuovono la creazione di un premio alla sua memoria.

Il premio verrà attribuito a un giovane matematico che abbia pubblicato un articolo contenente rilevanti contributi in algebra, geometria o teoria dei numeri.

Bando Premio Baldassarri (scadenza 31 gennaio 2020)

Regolamento Premio Baldassarri