Olimpiadi: novembre 2024

Novembre: un mese di EGMO Camp e di attesa dell’assegnazione ministeriale delle Olimpiadi.

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Luisa Zanghirati (1942 – 2024)

È mancata all’affetto dei suoi cari il 2 novembre 2024 Luisa Zanghirati, professoressa ordinaria di Analisi Matematica presso L’Università degli Studi di Ferrara dal 1984 al 2012 e socia dell’UMI dal 1973 al 2011. La professoressa Zanghirati ha dedicato la sua carriera alla ricerca e all’insegnamento, con passione e dedizione, trasmettendo il suo entusiasmo a tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Dal punto di vista scientifico, ha dato un rilevante contributo allo studio delle equazioni alle derivate parziali; le sue ricerche sono state incentrate sull’ esistenza ed unicità della soluzione di problemi di Cauchy, lineari e non, a coefficienti variabili, per i quali è necessario l’utilizzo di tecniche di analisi microlocale; in particolare è stata un’esperta di calcolo pseudodifferenziale ed ha costruito tale calcolo per operatori di ordine infinito in classi di Gevrey. I suoi risultati sono ancora oggi un riferimento per affrontare nuovi problemi di ricerca.

Presso l’Università di Ferrara ha avuto un ruolo centrale nell’organizzazione della vita accademica, ricoprendo molti incarichi tra cui Direttore del Dipartimento di Matematica, Coordinatore del Corso di Studi in Matematica e Coordinatore del Collegio di Dottorato in Matematica, membro del Senato Accademico e del Consiglio della Ricerca. Luisa è stata, per i suoi colleghi ed amici che oggi ne piangono la scomparsa, una presenza costante su cui poter contare, sia come collega che come amica; la sua empatia e disponibilità trasformavano infatti ben presto i rapporti di lavoro con lei in legami di amicizia. La sua perdita lascia un enorme vuoto sia nella comunità scientifica internazionale che ha avuto il privilegio di conoscerla e apprezzarla che nella comunità accademica dell’Università di Ferrara.

Bando Premio AILA-UMI “Franco Montagna” 2025

L’AILA e l’UMI bandiscono un premio di 2.000 euro, dedicato al ricordo di Franco Montagna, per una tesi di dottorato su argomenti inerenti la Logica Matematica e le sue applicazioni.

Il premio è riservato a uno/a studioso/a che abbia conseguito il titolo di dottore di ricerca discutendo una tesi di dottorato su argomenti di Logica Matematica nel triennio compreso tra il 1 gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2024. Possono presentare domanda i/le candidati/e che non hanno concorso precedentemente.

Le domande di partecipazione al concorso, e le segnalazioni di motivate candidature avanzate da parte di organismi universitari, enti di ricerca, accademie scientifiche, o singoli esperti (di cui all’articolo 2 del Regolamento) vanno presentate dopo la discussione della tesi ed entro il 31 dicembre 2024

Olimpiadi: ottobre 2024

Nessuna gara e nessuno stage, questo mese, ma ci si scalda con l’ammissione all’EGMO Camp e si dà il benvenuto a vecchi e nuovi Coordinatori e Responsabili Distrettuali.

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Premio Guido Dorso 2024 a Cristina Trombetti

Cristina Trombetti, direttrice del Dipartimento di Matematica dell’Università Federico II di Napoli, presidente dell’INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica) e socia UMI è una dei “giovani studiosi del Mezzogiorno […] che hanno contribuito con la loro attività a sostenere le esigenze di sviluppo e di progresso del Sud”: per questo le è stato assegnato, in una cerimonia al Senato, uno dei premi Guido Dorso, giunti quest’anno alla 45°edizione.

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I rischi di ridimensionamento dell’università e della ricerca

Riportiamo una lettera aperta indirizzata al Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e firmata, tra le altre persone, dai e dalle presidenti di Società scientifiche italiane, tra cui il presidente dell’UMI.

Il mondo dell’università e della ricerca pubblica è stato investito negli ultimi mesi da politiche del governo che introducono importanti cambiamenti.

A luglio 2024 la bozza di decreto sul finanziamento delle università1 aveva ridotto di circa 500 milioni in corso d’anno i fondi per il 2024, sollevando le proteste della Conferenza dei Rettori (CRUI) e del Consiglio Universitario Nazionale (CUN)2. Tale riduzione è stata poi confermata dal decreto ministeriale sul Fondo di finanziamento ordinario (FFO) del settembre 20243, che riduce di 173 milioni l’assegnazione dell’FFO e non assegna le coperture aggiuntive per i 340 milioni previsti dal piano per gli associati, recuperando le risorse dalla riduzione di quota storica, costo standard e perequazione. Oggi, dall’assegnazione dei fondi agli atenei, emerge che quasi tutti gli atenei statali hanno avuto riduzioni di fondi, con pochissime eccezioni.

In agosto è apparso il disegno di legge per il Reclutamento4 che cambia profondamente le figure previste per i giovani ricercatori e i docenti esterni. Si delinea la moltiplicazione di posizioni pre-ruolo, per neolaureati magistrali (“assistenti di ricerca junior”), neodottorati (“assistenti di ricerca senior”), giovani ricercatori (“contrattisti post-doc”, oltre agli attuali RTT), mentre resta congelato il “contratto di ricerca” che, a fronte di rigidi incarichi biennali, offriva tutele e remunerazioni maggiori. Si apre la possibilità di avere come docenti “professori aggiunti”: esperti esterni incaricati direttamente dai Rettori, con ruoli e prerogative interamente da definirsi.

In agosto è stato introdotto l’adeguamento Istat degli stipendi per i docenti universitari (+4,8% a parziale recupero dell’inflazione), senza fornire stanziamenti aggiuntivi nell’FFO 2024. Di fronte a bilanci sotto pressione, gli atenei per la copertura delle nuove spese potranno utilizzare le risorse che il precedente governo aveva assegnato per i piani straordinari di reclutamento, una parte di fondi precedentemente vincolati alla ricerca5 e i residui degli accordi di programma per l’edilizia universitaria.

Per quanto riguarda la governance del sistema, il 20 settembre è stato pubblicato il Decreto che crea un gruppo di lavoro per la riforma della Legge Gelmini sull’università, presieduto dalla Ministra Anna Maria Bernini e composto in prevalenza da persone che hanno già avuto responsabilità di rilievo nel sistema universitario del Paese6. La Commissione potrà intervenire sul reclutamento, sullo stato giuridico dei docenti, sull’assetto di governance e sulla valutazione dell’università e della ricerca, sulla base del mandato previsto dall’art.11 del ddl “Semplificazione” in esame al Senato7.

Tali misure sollevano serie preoccupazioni sul ridimensionamento dell’università e della ricerca pubblica. Come Presidenti di Società scientifiche italiane, che rappresentano migliaia di docenti universitari e ricercatori del Paese – impegnati ad affermare la ricerca italiana nel contesto internazionale – non possiamo condividere la deriva che si prospetta per la nostra università.

Sul piano del finanziamento, gli ultimi anni avevano consentito un certo recupero, anche grazie ai finanziamenti straordinari e temporanei del PNRR, avvicinando la spesa per ricerca pubblica allo 0,75% del PIL. Era questo l’obiettivo indicato nel 2022 dal rapporto del “Tavolo tecnico” insediato dal governo di Mario Draghi8. A partire da quest’anno si profila una preoccupante riduzione del finanziamento dell’università e della ricerca pubblica. La distribuzione delle risorse che si prospetta – attraverso i criteri adottati e i meccanismi premiali – sta portando a maggiori disparità tra grandi atenei e università “periferiche”. Nel quadro europeo, l’Italia – ora agli ultimi posti nella UE in termini di percentuale di laureati sugli occupati – aggraverebbe le distanze nei confronti dei maggiori paesi in termini di risorse disponibili. È necessario che la Legge di Bilancio 2025 assicuri un aumento delle risorse per l’università e la ricerca, in particolare per quanto riguarda la quota non vincolata dell’FFO.

Sul piano del personale, oggi circa il 40% di tutto il personale docente e di ricerca è costituito dagli oltre 20 mila assegnisti di ricerca e 9 mila RTDA, anche a seguito della proliferazione di posizioni di ricerca finanziate con i fondi PNRR. Nei prossimi tre anni intorno al 10% dei professori ordinari e associati andrà in pensione. Anziché favorire nuovi concorsi, il governo ha rallentato il turnover e creato incertezza sul reclutamento. Nel corso di un decennio, circa 15 mila ricercatori e ricercatrici italiane hanno trovato lavoro all’estero. Anziché favorire un “ritorno dei cervelli” e l’attrazione di personale qualificato dall’estero, le politiche del governo rischiano di condurre a una maggior emigrazione. È necessario che le nuove regole e le risorse per il reclutamento consentano di rinnovare il personale docente di ruolo e ridurre le condizioni di precariato.

Sul piano della qualità della ricerca – un tema su cui si è molto insistito negli ultimi anni, anche con l’introduzione dall’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) – ci sono preoccupanti segnali di ritorno indietro. Per le nuove figure di giovani ricercatori e per i “professori aggiunti” potrebbero non essere previsti concorsi pubblici. È necessario che chi insegna all’università sia scelto attraverso adeguati meccanismi di verifica delle competenze. Ulteriori preoccupazioni sul piano della qualità della formazione superiore provengono dall’espansione delle università telematiche private.

Alcune di queste preoccupazioni erano già state segnalate in una lettera alla Ministra Anna Maria Bernini del 9 novembre 2022 – all’indomani dell’insediamento del governo – sottoscritta da 108 società scientifiche italiane9.

Ci auguriamo che le voci delle Società scientifiche possano contribuire a fermare i rischi di un ridimensionamento – attraverso le attuali politiche del governo – dell’università e della ricerca pubblica in Italia.

 

I e le presidenti di Società scientifiche italiane:

Il presidente dell’Associazione Antropologica Italiana, Luca Sineo
Il vicepresidente dell’Associazione Energy Finance Italia, Paolo Falbo
La presidente dell’Associazione degli Italianisti, Silvia Tatti
Il presidente dell’Associazione Italiana di Economia del Lavoro, Lorenzo Cappellari
Il presidente dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali, Domenico Scalera
La presidente dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’Ambiente e delle Risorse Naturali, Valeria Costantini
La presidente dell’Associazione Italiana di Economia Sanitaria, Cinzia Di Novi
Il presidente dell’Associazione Italiana di Fisica Medica e Sanitaria, Carlo Cavedon
Il presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, Stefano Tomelleri
Il presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in Storia Economica, Giuseppe De Luca
Il presidente dell’Associazione Italiana per la Storia dell’Economia Politica, Saverio Maria Fratini
La presidente dell’Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico, Manuela Mosca
Il presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in Computer Vision, Pattern Recognition e Machine Learning, Nicu Sebe
Il presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio dei Sistemi Economici Comparati, Dario Sciulli
Il presidente dell’Associazione per la Matematica Applicata alle Scienze Economiche e Sociali, Andrea Consiglio
Il presidente della Consulta Universitaria del Cinema, Giacomo Manzoli
La presidente della Consulta Universitaria del Greco, Liana Lomiento
Il presidente della Consulta Universitaria del Teatro, Alberto Bentoglio
Il presidente della Consulta Universitaria di Studi Latini, Mario De Nonno
Il presidente di Economists for Peace and Security Italia, Raul Caruso
La presidente della Federazione Italiana Scienze della Vita, Chiara Tonelli
Il presidente del Gruppo 2003 per la Ricerca Scientifica, Rocco De Nicola
Il presidente della Società Informatica Italiana-GRIN, Fabio Gadducci
Il presidente della Società Italiana di Biologia Sperimentale, Francesco Cappello
Il presidente della Società Italiana di Econometria, Luca Fanelli
Il presidente della Società Italiana di Economia, Mario Pianta
Il presidente della Società Italiana di Economia dei Trasporti e della Logistica, Claudio Ferrari
Il presidente della Società Italiana di Economia dello Sviluppo, Federico Perali
Il presidente della Società Italiana di Economia Pubblica, Gilberto Turati
Il presidente della Società Italiana degli Storici Economici, Marco Doria
La presidente della Società Italiana delle Storiche, Vinzia Fiorino
La presidente della Società Italiana di Filologia Romanza, Maria Sofia Lannutti
La presidente della Società Italiana di Fisica, Angela Bracco
Il presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze, Vincenzo Fano
Il presidente della Società Italiana di Matematica Applicata ed Industriale, Luca Formaggia
Il presidente della Società Italiana di Nefrologia, Stefano Bianchi
La presidente della Società Italiana di Scienza Politica, Franca Roncarolo
Il presidente della Società Italiana di Statistica, Marcello Chiodi
Il presidente dell’Unione Matematica Italiana, Marco Andreatta
 

Note

1. (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/07/30/24A03870/SG)
2. (https://www.accademiaaidea.it/wp-content/uploads/2024/07/PARERE-FFO-2024…)
3. (Decreto Ministeriale n. 1170 del 07-08-2024, pubblicato il 27/09/2024)
4. (https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-m…)
5. (Dl 113/2024)
6. (https://www.mur.gov.it/it/news/venerdi-20092024/universita-firmato-dm-gr…)
7. (Atto Senato n. 1192)
8. (https://www.mur.gov.it/sites/default/files/2022-07/Documento_Tavolo_Rice…)
9. (https://www.scienzainrete.it/articolo/appello-ministra-bernini-cogliere-…)

Premio Stefania Cotoneschi a Raffaele Casi

Il 37-simo convegno UMI-CIIM che si è tenuto a Catania nei giorni 26-28 settembre è iniziato con la consegna del Premio Stefania Cotoneschi che la giuria di quest’anno, composta da Samuele Antonini (Università di Firenze), Fabio Brunelli (già Istituto Comprensivo Masaccio, Firenze), Annalisa Cusi (Università di Roma “La Sapienza”), Sonia L’Innocente (Università di Camerino) e Paolo Salani (Università di Firenze) ha assegnato all’unanimità a Raffaele Casi, insegnante di Matematica e Scienze nella Scuola Secondaria di I grado presso l’Istituto Comprensivo Statale di Andezeno, in provincia di Torino.

Il premio è un caso unico nella storia della nostra scuola: come dice Fabio Brunelli, il primo a vincerlo nell’ormai lontano 2015, “gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, anni
fa definita il ventre molle della scuola italiana, non hanno mai avuto grandissima visibilità. Questo premio consente invece di valorizzare il lavoro di docenti che si danno molto da fare e
lo fanno spesso nell’ombra”. Una di loro era senz’altro Stefania Cotoneschi, cui il premio è intitolato: Stefania, laureata in matematica, dopo un’esperienza pluriennale di insegnamento
nella scuola primaria era entrata di ruolo nella Scuola – Città Pestalozzi di Firenze, una delle tre scuole sperimentali italiane in cui si univano primaria e media in una sorta di istituto
comprensivo ante litteram. “Quando gli alunni andavano tutti via” aggiunge Brunelli, “lei rimaneva a scuola, a documentare quello che aveva fatto durante il giorno o a programmare
quello che avrebbe proposto il giorno dopo”, come fanno gli insegnanti appassionati al loro compito. “Per me è stata una lezione di laboriosità, serietà e umiltà”, conclude Brunelli. La
famiglia, in sua memoria, ha disposto un lascito con cui il premio è stato finora finanziato, a valorizzare colleghi che, come si legge nel regolamento, “si siano distinti per la diffusione
dell’educazione matematica tra i giovani e più in generale nella società o nella comunità scientifica”.

Raffaele Casi è uno di loro: per l’attenzione agli studenti a rischio abbandono che dimostra come docente, per l’attività di formatore nell’ambito del progetto di Scuola Media Matematica, per la sua attività di studio e ricerca sui temi della didattica laboratoriale, declinati anche in contesti inusuali come quelli tipici dell’educazione informale nei percorsi museali. A lui e agli altri candidati al premio vanno i nostri complimenti, a tutti gli altri docenti va invece il nostro invito a concorrere alle prossime edizioni.

Olimpiadi: settembre 2024

Dopo un’estate all’insegna delle Olimpiadi sportive, settembre è il momento di rimettersi in marcia con le Olimpiadi della Matematica.

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Medaglia d’oro Guido Stampacchia 2024 a Maria Colombo

Nella bellissima cornice dell’ex Convento San Domenico di Erice, oggi sede della Fondazione e Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, Maria Colombo ha ricevuto stamattina il prestigioso premio Stampacchia, una medaglia d’oro che l’UMI, assieme alla Scuola Internazionale di Matematica Guido Stampacchia, assegna ogni 3 anni a una/uno studiosa/o di meno di 35 anni, che abbia svolto significative ricerche nel campo dell’Analisi Variazionale e delle sue Applicazioni.

Fresca dell’attribuzione di un altro premio prestigiosissimo, quello della European Mathematical Society assegnatole durante il meeting dell’European Congress of Mathematics (ECM) dello scorso luglio, Maria non è nuova a riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività di ricerca. Ha al suo attivo l’ICIAM Collatz Prize e il Peter Lax Award, conseguiti rispettivamente nel 2023 e 2022, oltre a premi tra cui il Bartolozzi, assegnatole dall’Unione Matematica Italiana nel 2019, il Gioacchino Iapichino conferitole dall’Accademia dei Lincei nel 2016 e il Michele Cuozzo per la tesi di dottorato, ottenuto nel 2015.

La genealogia matematica di Maria parla anch’essa italiano: è stata studentessa del corso ordinario della Scuola Normale Superiore e in parallelo dell’Università di Pisa (tesi di laurea triennale e magistrale con relatore Massimo Gobbino), poi del corso di perfezionamento della Scuola Normale Superiore, dove ha avuto come relatori Luigi Ambrosio e Alessio Figalli. Dopo un periodo di ricerca post dottorato con Camillo De Lellis, condotto presso l’ETH di Zurigo, si è trasferita nel 2018 all’EPFL di Losanna, dove dirige il Laboratorio di analisi matematica, calcolo delle variazioni ed equazioni differenziali alle derivate parziali. Il suo talento matematico, del resto, era emerso anche prima degli studi universitari, portandola nel 2006 prima alla finale nazionale dei giochi matematici in Bocconi e poi, da vincitrice di questa prima tappa, alla finale internazionale del Campionato di Giochi Matematici tenutasi nell’agosto dello stesso anno a Parigi. Logica, intuizione e fantasia – enucleati dal bando come gli unici requisiti necessari per partecipare ai Campionati di Giochi Matematici – l’hanno evidentemente caratterizzata già da allora. Negli stessi anni, Maria partecipa alle Olimpiadi internazionali della matematica, aggiudicandosi il bronzo nell’edizione 2005 a Cancún, l’oro in quella del 2006 a Lubiana e l’argento nel 2007 ad Hanoi.

La varietà e la profondità dei contributi di Maria, allo stesso tempo molto forte tecnicamente in una vasta gamma di argomenti diversi e dotata di una visione molto originale dei problemi che cerca di risolvere, sono sintetizzate nella dicitura del premio Stampacchia, che il Comitato le assegna all’unanimità “per le sue ricerche innovative nella teoria della regolarità e della descrizione delle singolarità delle soluzioni delle equazioni differenziali parziali”. A sottolineare come la ricerca matematica sia spesso una creazione culturale collettiva, spiccano nella motivazione del Comitato i contributi significativi ottenuti da Maria in collaborazione con altri autorevoli colleghi:

  • la costruzione di soluzioni non univoche di Leray-Hopf per l’equazione forzata di Navier-Stokes in collaborazione con Dallas Albittron ed Elia Bruè;
  • la costruzione di soluzioni singolari per l’equazione di Navier-Stokes che rimangono lisce al di fuori di un “piccolo” insieme di tempo, con Tristan Buckmaster e Vlad Vicol;
  • risultati di non unicità per soluzioni di ODE con campi vettoriali di Sobolev, in collaborazione con Elia Bruè e Camillo De Lellis;
  • la teoria della regolarità per le soluzioni dei problemi di minimo per il funzionale di doppia fase, insieme a Rosario Mingione.

Maria, che dopo la premiazione tiene la plenaria di apertura del convegno VARANA (Variational Analysis and Applications), festeggia con tutti i partecipanti all’incontro accompagnata da Giuseppe, un mese d’età, il quarto dei suoi figli. Anche per questo, a lei vanno le nostre più sentite congratulazioni!

Sesta Edizione “ComUNICAMat”

La sesta edizione del congresso “Comunicare la matematica” ritorna con la stessa formula degli ultimi anni da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre 2024.

Tre pomeriggi a distanza, dedicati a interventi sulla comunicazione e la divulgazione della matematica. Relatrici e relatori, in ordine alfabetico, sono: Luigi Amedeo BIANCHI, Anna CAPIETTO, Alessandra CELLETTI, Anna CERASOLI, Katie CHICOT, Nicola CICCOLI, Claudio FONTANARI, Lorenza FOSCHINI, Davide PASSARO, RUDI MATHEMATICI, Nicola SEMPRINI CESARI, Gian Marco TODESCO. Intermezzi con esperienze didattiche saranno presentati da Giovanna GUIDONE, Paola PALESTINI e Meri ZAMPERA.

L’organizzazione è ancora curata dalla sezione di matematica dell’Università di Camerino insieme all’Associazione Amici della Matematica delle Marche.

Si ringrazia l’Istituto Nazionale di Alta Matematica per il sostegno.

Il congresso si può seguire anche come corso di aggiornamento, con iscrizione su SOFIA. Tutte le informazioni su programma, presentazione di ospiti e interventi, iscrizione, partecipazione si trovano sul sito https://comunicamat.unicam.it.

locandina comunicamat 2024