Eugenio Calabi (1923 – 2023)

Il 25 settembre 2023 è morto Eugenio Calabi. Pubblichiamo un ricordo di Antonella Grassi, ordinaria di Geometria all’Università di Bologna.Scrivo queste righe con tristezza. Eugenio Calabi è scomparso lunedì 25 settembre, poco dopo aver festeggiato il 71esimo anniversario di matrimonio con Giuliana Segre; aveva compiuto 100 anni il maggio scorso. Eugenio era nato a Milano, ma era stato costretto a cercare rifugio, insieme alla sua famiglia, negli Stati Uniti dove era poi emigrato nel 1939. Fu ammesso al MIT, interruppe gli studi mentre era arruolato nella seconda guerra mondiale, e si laureò in ingegneria chimica; successivamente ottenne il PhD a Princeton, con la guida di Salomon Bochner. A fine maggio ho avuto l’opportunità e l’onore di rendere omaggio ad alcuni dei suoi straordinari contributi nel Seminario del Centenario UMI: https://umi.dm.unibo.it/27maggio23-bologna/

Eugenio Calabi e la moglie Giuliana Segre in occasione del loro 71 anniversario di matrimonio, 2023

I suoi contributi, fra cui quelli che hanno portato alla “congettura di Calabi”, hanno aperto la strada a nuove, diverse, direzioni di ricerca, e vanno ben oltre le sue pubblicazioni, raccolte nel volume Springer 2022 (editori Bourguignon, Chen, Donaldson): Eugenio Calabi non era noto per l’interesse nel mettere per scritto i suoi risultati! Questa particolarità è anche ricordata nelle testimonianze di amici e colleghi raccolte nella rivista EMS Magazine: https://ems.press/journals/mag/articles/10621677

La maglietta creata in occasione del centesimo compleanno di Eugenio Calabi, maggio 2023

Eugenio era appena diventato Emerito all’University of Pennsylvania a Philadelphia quando cominciai come Assistant Professor, mi parlava sempre in perfetto italiano, anche di concetti matematici. Era disponibile, generoso, aveva modi semplici, gentili, ed un indimenticabile senso dell’umorismo. Ricordo che aveva detto ai giovani: “Vi hanno rubato un risultato? Congratulazioni, avete risultati che vale la pena di rubare…”.

Amava la matematica, la musica, il suo violino, l’arte, ma soprattutto la sua famiglia ed era un uomo di pace. Era appassionato di giustizia. Si era raccomandato di non stare a guardare, e poi aggiunto in inglese, cosa inusuale: “Get on your high horses!”

Eugenio Calabi e Shing-Tung Yau nel 1999