Włodzimierz Marek Tulczyjew (1931 – 2022)

Il 4 dicembre 2022 è morto Włodzimierz Marek Tulczyjew, professore emerito di Metodi Matematici della Fisica all’Università di Camerino. Ne pubblichiamo un ricordo a cura di Franco Cardin.

Włodek, chiamato così affettuosamente da tutti noi, è mancato il 4 dicembre 2022 a Camerino. Queste poche righe assolvono semplicemente la necessità di comunicare la dolorosa notizia, non certo per una ricostruzione attenta della sua generosa e vasta impresa scientifica.

Era nato il 18 giugno 1931 a Włodawa, una piccola città polacca che ritroviamo nel crocevia delle frontiere tra Polonia, Ucraina e Bielorussia. Da bambino -ricordo i suoi racconti- patì la schiavitù durante l’occupazione nazista. Ottenne nel 1965 all’Università di Varsavia il titolo di Doctor of Sciences (un’abilitazione, successiva al Ph.D) con
Andrzej Mariusz Trautman quale advisor.

Dopo pochi anni fu accolto all’Università di Calgary (Alberta, Canada), ove rimase in forza per due decenni. A fine anni ’80 fu chiamato per `chiara fama’ professore di Metodi Matematici della Fisica all’Università di Camerino. Fu socio dell’Accademia delle Scienze di Torino fin dal 1981, infine emerito.

Włodek fu un pioniere: universalmente riconosciuto come un riformatore radicale della meccanica analitica, elaborò assieme a pochi altri (tra cui Abraham, Arnol’d, Libermann, Lichnerowicz, Marle, Marsden, Souriau, Weinstein) il nuovo tessuto geometrico simplettico della moderna meccanica analitica, ora divenuto usuale ed essenziale. I suoi stretti rapporti con la fisica matematica italiana furono innescati da Dionigi Galletto, a Torino, che fu tra i primi in Italia a cogliere il carattere dirompente della nuova meccanica: un suo antico lavoro lo testimonia con entusiasmo (D. Galletto, Meccanica simplettica, BUMI, 1973). Torino dunque divenne sede di intensi periodi di soggiorno e lavoro per Włodek: lì si instaurò un lungo e prezioso sodalizio con Sergio Benenti e Mauro Francaviglia.

In quegli anni si affiancarono altri collaboratori che per anni furono con lui spalla a spalla nella ricerca. Oltre ai già citati colleghi, vanno ricordati Jerzy Kijowski, Paweł Urbaǹski, Jedrzej Sniatycki, Giuseppe Marmo. Nello stilare questo elenco, mi rendo conto che è arduo da un lato distinguere nettamente tra collaboratori e allievi, dall’altro, riuscire con rigore a richiamare tutti i nomi delle persone strette attorno a lui. La cosa giusta da affermare è che tutti noi siamo stati suoi allievi, la distinzione è semplicemente generazionale, e così la lista si allunga, con Maria Rosa Menzio, Giorgio Pidello, Stanisław Zakrzewski, Giovanna Mendella, Fiorella Barone, Margherita Barile, Paolo Facchi, Antonio De Nicola.

Ricordo ora con tristezza e grande nostalgia il forte sodalizio culturale e d’amicizia che a Camerino ci legava con Andrea Spiro a Włodek. Oltre ad essere stato un fine fisico matematico, Włodek era un uomo di vastissima cultura, era un piacere dello spirito stare assieme a lui. Mancherà molto alla comunità scientifica.

Bibliografia

D.Galletto, Meccanica simplettica, BUMI (1973).
Abraham, Ralph; Marsden, Jerrold E. Foundations of mechanics. Benjamin/Cummings Publishing Co., 1978.