Michèle Audin (1954 – 2025)

Michèle Audin, matematica, storica e scrittrice francese, è mancata a Strasburgo il 14 novembre.

Nata ad Algeri il 3 gennaio 1954, la sua infanzia è segnata dalla scomparsa del padre Maurice, anch’egli matematico e attivista per l’indipendenza algerina, torturato e ucciso nel giugno 1957 dai paracadutisti del generale Massu. A causa del mancato chiarimento delle responsabilità francesi nella scomparsa del padre, Audin nel 2009 rifiuta la Legion d’Onore, attribuitale per i suoi studi in geometria simplettica, la sua attività di storica (della matematica e del XIX secolo francese) e di scrittrice, membro fra l’altro dell’Oulipo dal 2009.

Trasferitasi in Francia nel 1966, Audin studia all’École Normale Supérieure de jeunes filles e consegue il dottorato nel 1986 all’Université de Paris-Sud con una tesi intitolata Cobordismes d’immersions lagrangiennes et legendriennes, relatore François Latour. Dal 1987 al 2014 è professoressa all’IRMA di Strasburgo, dove si occupa di geometria simplettica, spostando poi i suoi interessi sempre più nella direzione dei sistemi dinamici, su cui ha scritto anche varie monografie.

Il suo impegno culturale si è esteso anche alla promozione del ruolo delle donne in matematica, con la presidenza dell’associazione Femmes et mathématiques nel biennio 1990-91, e all’attività di scrittrice. Audin ha infatti curato l’epistolario Cartan-Weil, è stata autrice di libri di storia della matematica, fra cui due biografie di Kovalevskaja e Feldbaum, di storia della Comune di Parigi, di pezzi comparsi nei volumi della biblioteca dell’Oulipo e di romanzi, per uno dei quali, dedicato alla vita del padre e intitolato Une vie brève, ha ricevuto nel 2013 il Premio Ève Delacroix dell’Académie Française.  Proprio su questo tema nel 2014 è intervenuta a Venezia al convegno “Matematica e Cultura”, raccontando le vicende della sua famiglia: una testimonianza profondamente coinvolgente che rimarrà indelebile nella memoria di coloro che vi hanno assistito.
Chiara De Fabritiis