A Ferdinando Arzarello il premio Klein
In occasione del 15 congresso internazionale di didattica della matematica è stato assegnato a Ferdinando Arzarello, dell’Università di Torino. Silvia Benvenuti ce lo racconta da Sidney, a tu per tu con il diretto interessato.
Dall’altra parte del mondo, in una Sydney piovigginosa che celebra in questi giorni il festival dell’inverno, il congresso internazionale di didattica della matematica indossa il tricolore: all’ICME-15 sono infatti appena stati consegnati i tre prestigiosi premi che l’ICMI (International Commission on Mathematical Instruction) assegna ogni quattro anni ad altrettanti studiosi che si sono particolarmente distinti per i loro risultati nella didattica della matematica.
Al nostro Ferdinando Arzarello è andato il premio Felix Klein, intitolato a colui che fu il primo presidente dell’ICMI (1908-1920) e dedicato ai candidati che durante la loro carriera hanno apportato contributi sostanziali alla ricerca e hanno introdotto nuove questioni, idee, prospettive e riflessioni critiche. Fresco di premiazione, attorniato dalla sua famiglia che ha pubblicamente ringraziato nel corso della cerimonia, Arzarello sottolinea come non si tratti solo di un riconoscimento indirizzato alla sua persona, ma anche di un importante risultato corale della comunità italiana della didattica della matematica. “Quando ho iniziato, questa comunità era soprattutto immersa nella scuola, e in alcune persone che vedevano avanti. Una di queste persone era Giovanni Prodi, che voglio ricordare qui perché è stato un maestro per tutti noi”. Eminente analista, Prodi ha infatti avuto la capacità di vedere l’importanza della didattica della matematica, e di supportare se non addirittura far nascere la comunità che oggi Arzarello orgogliosamente rappresenta.
Ma parla italiano anche il nome di uno dei tre premi, intitolato ad Emma Castelnuovo (1913-2014), che punta l’attenzione sui risultati eccellenti non nella ricerca, ma nella pratica dell’educazione matematica, attribuito quest’anno a una ricercatrice australiana, Kaye Stacey.
Il terzo premio, intitolato all’ottavo presidente dell’ICMI Hans Freudenthal (1967-1970), è volto a riconoscere e onorare l’attività di uno studioso che abbia avviato un nuovo programma di ricerca e lo abbia portato a maturazione negli ultimi 10 anni. Lo ottiene quest’anno Ole Skovsmose, matematico e filosofo danese padre intellettuale della cosiddetta critical mathematic education.