Intitolazione del Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova

GIORNATA DEDICATA ALL’INTITOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA

DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA

A TULLIO LEVI-CIVITA

Venerdì 25 Novembre 2016

Aula Magna, Palazzo Bo, Via 8 Febbraio 1848, 2, Padova

http://www.math.unipd.it/it/news/?id=1929

Tullio Levi-Civita nacque a Padova il 29 marzo 1873. Si laureò nel 1894 a Padova, dove ebbe come maestri, fra gli altri, Gregorio Ricci Curbastro e Giuseppe Veronese. Dopo un periodo di perfezionamento a Bologna e brevi periodi d’insegnamento per incarico a Pavia e Padova, già nel 1897, a soli 24 anni, divenne professore di meccanica razionale all’Università di Padova, dove rimase sino al 1919. Nello stesso anno fu chiamato all’Università di Roma, dove restò fino alla promulgazione delle leggi razziali nel 1938, e dove morì il 29 dicembre 1941, ignorato dal suo paese e dalle sue istituzioni. Tullio Levi-Civita è stato uno dei maggiori matematici dell’ultimo secolo. Ugo Amaldi, nella sua commemorazione tenuta all’Accademia dei Lincei il 16 novembre 1946, scrisse: “Matematico nato, nel pieno senso della parola, egli passava senza sforzo dall’uno all’altro di campi svariati, dalla meccanica analitica all’elettromagnetismo, dalla meccanica celeste alla teoria del calore, dall’idromeccanica all’elasticità, e ovunque affrontava problemi precisi ed elevati, per lo più i problemi fondamentali caratteristici dei singoli indirizzi considerati”.

Fra i contributi più importanti da lui apportati alle svariate teorie di cui si occupò, e principalmente alla meccanica e alla relatività, si annoverano quelli sulla stabilità del movimento, sulla regolarizzazione del problema dei tre corpi, sui fondamenti della Relatività, sull’idrodinamica. Oggi il suo nome è ricordato soprattutto in connessione con il “parallelismo di Levi-Civita” su varietà riemanniane, che ha dato origine ad una fioritura di nuovi studi di geometria differenziale.

Lasciò un paio di centinaia di pubblicazioni, fra cui alcuni trattati e, in particolare, un classico trattato di Meccanica Razionale (in 3 volumi) in collaborazione con Ugo Amaldi. Fu socio dell’Accademia dei Lincei e di quasi tutte le altre accademie italiane, di quella Pontificia e di molte accademie scientifiche estere. Dottore honoris causa, tra le altre, delle Università di Amsterdam, Harvard, Parigi, fu decorato della Medaglia Sylvester dalla Royal Society di Londra.